La calma piatta hai i giorni contati…
Se non fosse per le nebbie che avvolgono vaste aree continentali in particolare a nord delle Alpi come ci mostra l’immagine del satellite Meteosat nella banda del visibile, da ormai una settimana la cartina sinottica europea esibisce una distribuzione della pressione e delle temperature in libera atmosfera più estiva che da pieno autunno: una lingua anticiclonica in risalita dal nord Africa continua a riversare sull’Europa una massa d’aria di estrazione tropicale che, in associazione a livelli elevati di subsidenza, determina valori termici pesantemente sopra la media del periodo specialmente in libera atmosfera e sui rilievi montuosi, mentre al livello del suolo fattori come la stagione autunnale ormai pronunciata e la diminuzione della potenza solare stanno mantenendo uno strato di aria relativamente più fresca a quote basse.
Certamente le temperature in pianura da noi sono nettamente sopramedia di almeno 5 o 6°C, ma nulla di eccezionale; al contrario in libera atmosfera e in Appennino, lontano dalla cappa di umidità della pianura, si sono registrati valori anche di 10/12°C sopra la norma.
Fino a Giovedì 25 questo clima sarà pressoché immutato con solo un lieve calo termico associato e qualche nube in più di passaggio entrambi dovuti ad una diminuzione dell’influenza anticiclonica; ci aspettiamo massime sempre attorno a 19/21°C e minime di 10/12°C in città.
La causa di questo allentamento della morsa anticiclonica è da ricercare anche in uno spostamento del fulcro della cella di alta pressione dalla Mitteleuropa verso l’Islanda: una notevole rivoluzione nella circolazione a scala europea, i cui effetti si faranno sentire molto presto. In pochi giorni si passare da una dominanza afflussi sub-tropicali a una improvvisa ondata di freddo di origine artica, catapultando una parte del continente in un inaspettato anticipo di inverno. Già da Giovedì 25 l’ampia colata di aria fredda avrà avvolto tutta la Scandinavia, isole britanniche, Germania e Polonia con nevicate a quote molto basse. Tra Venerdì 26 e Sabato 27 il fiume gelido comincerà ad approcciare l’arco alpino e contemporaneamente si osserverà un generale aumento dell’instabilità accompagnato da un graduale calo termico con piogge intermittenti in estensione dall'Appennino verso il resto della provincia
Sebbene nel corso del week-end la massa d’aria fredda, che causerà un gradiente termico tra nord e su delle Alpi tra 10 e 15°C, dia l’impressione di sfociare da un momento all'altro sul nord Italia non è detto che ciò accada con irruenza con un conseguente calo termico a valori sotto la norma e drastico calo delle quota neve, ma comunque sembra assodato un netto peggioramento come anticipato tra Venerdì e Sabato. Per gli ultimi giorni del mese ci aspettiamo un ulteriore calo termico e un leggero miglioramento rispetto al fine settimana.